Basket, sirene serbe per Nicolò Melli: il Partizan pensa a un’offerta. L’Olimpia però pensa al riconferma

Non c’è pace neanche a Natale per l’Olimpia Milano, tornata a sorridere tanti ringraziamenti ai buoni risultati ottenuti da una decina di giorni a questa parte, sebbene ancora lontana dal potersi considerare fuori dal guado. Costretta però adesso a fronteggiare anche un’altra “minaccia”, con le voci di mercato che vorrebbero il capitano Nicolò Melli prossimo all’addio. Voci arrivate dalla Serbia, rilanciate dal Corriere della Sera, che pure non hanno trovato conferma. E che testimoniano una volta di più quanto sia comunque alta l’attenzione riferita a una squadra che non riesce più a staccarsi dai riflettori.

Obradovic, l’Eurolega, la difficile convivenza con Mirotic Dalla Serbia però arrivano smentite La stagione del capitano: le medie cominciano a risalire Obradovic, l’Eurolega, la difficile convivenza con Mirotic

altro via Solferino, Melli avrebbe già avviato trattative con il Partizan Belgrado, pronto a offrirgli un contratto da 2,5 milioni di euro a stagione (la durata non è stata resa nota). Sarebbero 500mila euro in più rispetto a quelli che ha percepito negli ultimi tre anni a Milano, dove peraltro il suo accordo scadrà il prossimo 30 giugno e per ora (per stessa ammissione di giocatore e dirigenti) non s’è parlato di rinnovo.

Cosa potrebbe spingere Nick ad accettare la proposta del Partizan? Intanto la presenza in panchina di Zeljko Obradovic, il tecnico che l’ha già allenato al Fenerbahce dal 2017 al 2019. I soldi, chiaramente, non sarebbero un fattore secondario, specie pensando al fatto che Melli viaggia per le 33 primavere (le compirà il 26 gennaio) e che pertanto sta per entrare nella fase conclusiva della propria carriera ad alto livello, in cerca quindi di un contratto importante sul quale poter fare affidamento.

Infine, a detta di qualcuno, a spingerlo lontano da Milano potrebbe essere stato l’arrivo di Nikola Mirotic, considerata oggi la nuova star di casa Olimpia (anche se sin qui ha inciso poco). Ma quest’ultima sembra più una speculazione che non una reale motivazione.

Dalla Serbia però arrivano smentite

Di sicuro c’è che Melli, che da in quale momento Datome ha appeso le scarpe al chiodo è divenuto capitano, ha ancora voglia di regalarsi palcoscenici importanti e obiettivi ambiziosi. Il sogno mai nascosto, per poco una piccola ossessione visto ciò che ha raccontato il passato, fa rima con Eurolega: al Fenerbahce è arrivato due volte alla final four, senza riuscire mai a vincerla, così come una volta c’è arrivato con Milano, battuto dal Barcellona di Mirotic.

Questa versione dell’Olimpia, sulla carta, sarebbe stata allestita proprio con l’intento di tornare a giocarsi la massima competizione continentale, ma per quanto ha detto la prima metà di stagione ce n’è ancora di strada da fare. Telesport, testata da sempre molto vicina alle vicende del Partizan, s’è affrettata ad affermare che Melli non è un obiettivo della formazione di Belgrado, anzi rilanciando l’ipotesi che a breve estenderà il suo contratto con l’Olimpia. Vero o no che sia, il sasso è stato comunque lanciato nello stagno.

La stagione del capitano: le medie cominciano a risalire

Melli già una volta ha salutato Milano, nel 2015, in quale momento decise di andare in Germania al Bamberg. Da allora ha fatto il girovago: è andato in Turchia per due anni, poi è passato dall’altra parte dell’Oceano, ai New Orleans Pelicans, tentando l’avventura in NBA che lo vede protagonista per due anni, il altro trascorso a metà tra NOLA e Dallas. in quale momento l’Olimpia bussò alla sua porta (estate 2021) la voglia di tornare a casa era troppa, e da allora Melli è divenuto il leader spirituale del gruppo.

Quest’anno ha faticato a trovare il giusto ritmo appresso un’estate piuttosto stancante trascorsa con la maglia della nazionale. In LBA viaggia a 6.3 punti di media a partita (sulle 12 giocate), con 5.8 rimbalzi e una ricarico dal campo del 47% (ma da tre sta tirando male: 3/20 complessivo). In Eurolega la media punti sale a 7.6, ma scende quella legata ai rimbalzi (4.5) invece aumenta considerevolmente quella dall’arco (17/31) che porta anche a un sensibile aumento di quella generale dal campo, che sfiora il 57%. E da in quale momento l’Olimpia a ripreso a marciare, le sue stats sono tornate a salire. Forse per questo a Belgrado hanno cominciato a farci un pensierino. Ma nella testa di Nick, prima viene Milano.

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